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Agenda Food - Giugno 2016

martedì 7 giugno 2016

Giugno segna l'arrivo dell'estate e la bella stagione è sinonimo di vacanza.
Ecco qualche meta per gite fuori porta e soggiorni all'insegna del gusto e dello svago! 
GiroTonno da giovedì 2 a domenica 5 giugno a Carloforte sull'isola di San Pietro in Sardegna. Quattro giorni tra cultura, arti, enogastronomia, musica e spettacolo per raccontare e vivere l’antica tradizione e la cultura del tonno in un angolo di paradiso.
Arrogant Sour Festival da venerdì 3 a domenica 5 giugno nel Chiostro della Ghiara a Reggio Emilia. Al festival indipendente delle birre acide più grande in Europa è possibile assaggiare e conoscere il meglio della produzione italiana e internazionale.
Gustadom da venerdì 3 a domenica 5 giugno presso il Rione Cattedrale del Palio di Asti. Una passeggiata enogastronomica, tra piatti della tradizione e vini locali, nei giardini storici, nelle vie e negli angoli più suggestivi del Rione. 
Roséxpo - Salone Internazionale dei Vini Rosati presso Castello Carlo V a Lecce. L'evento crea un percorso tra i diversi territori - italiani ed esteri - vocati a questa produzione, presentandone terroir, vitigni, tecniche produttive e aspetti sensoriali. Manifestazione aperta al grande pubblico, con banchi di assaggio e street food.
Radici del Sud da martedì 7 a lunedì 13 giugno presso Una Hotel Regina a Bari. Il Salone dei Vini del Sud è interamente dedicato ai vini da vitigno autoctono del mezzogiorno e ne premia le eccellenze. Nella giornata conclusiva osti provenienti dalle regioni del Sud realizzano piatti sostenibili, i cui ingredienti sono minimamene manipolati  a favore di cotture leggere, marinature e altre tecniche di preparazione.
Eatinero - Festival del cibo di strada itinerante da venerdì 10 a domenica 12 giugno a Crema (CR). Per andare fuori a mangiare, nel vero senso della parola! Street food di qualità preparato con ingredienti del territorio, per promuovere le tipicità gastronomiche e valorizzare il centro storico, cornice ideale per accogliere un evento all’insegna della tradizione e della convivialità. A intrattenere il pubblico, oltre alla buona cucina, anche musica live, esibizione di artisti di strada e giochi per bambini.
Gelato Artigianale Festival da venerdì 10 a domenica 12 giugno ad Agugliano (AN). L'appuntamento di settore mette a confronto diversi gusti e modi di interpretare il gelato da parte di gelatieri provenienti da diverse regioni d’Italia avvalendosi anche del parere di appassionati, professionisti del settore, professori universitari, esperti nutrizionisti e semplici buongustai. L’evento offre inoltre ai visitatori l'occasione di osservare l’intero processo di fabbricazione del vero gelato artigianale.
Gola Gola Festival da venerdì 10 a domenica 12 giugno a Parma. Nella città emiliana recentemente nominata dall’Unesco “Città creativa per la gastronomia” un festival costruito intorno al tema del cibo: sessioni di cucina dal vivo, talk show, laboratori per bambini e merende golose, degustazioni guidate, un mercato di spacialità da scoprire e assaggiare, passeggiate di gusto per conoscere la città è il territorio, concerti e spettacoli.  
Italia in Rosa da venerdì 10 a domenica 12 giugno presso il Castello di Moniga del Garda (BS). In una delle zone tipiche di produzione un'importante manifestazione dedicata al Rosato, con degustazioni guidate e libere e piatti tipici in abbinamento.
Sgardella martedì 14 giugno presso l'Azienda Agricola Giunchi di Cesena. E' il picnic sotto le stelle con i migliori chef dell'Emilia Romagna alla griglia: ad ognuno un cestino è un ulivo sotto cui godere i piatti preparati a vista e ammirare il cielo stellato.
Festa del raccolto del Pastificio dei Campi giovedì 16 giugno a Casalvecchio di Puglia (FG). Per toccare con mano la materia prima di un prodotto tipicamente italiano festeggiando la natura che si rinnova e la cultura contadina.
Al Meni sabato 18 e domenica 19 giugno a Rimini. Il circo mercato dei sapori e delle cose fatte con le mani e col cuore, con chef e produttori ad animare piazza Fellini e il lungomare della città romagnola.
Vinoforum sabato 18 e domenica 19 giugno presso il Lungotevere Maresciallo Diaz a Roma. Grandi vini e grandi chef in scena con degustazioni, cene stellate e street food.
Arrabbiatissima domenica 19 giugno presso la Locanda Burro e Alici a Erbusco (BS). Una festa tra amici che unisce sala e cucina, addetti al settore e appassionati al semplice motto di mangiare e bere bene.
Spessore da martedì 21 a venerdì 24 giugno presso il ristorante Povero Diavolo di Torriana (RN). Al di fuori delle loro cucine, qui tredici cuochi si incontrano e lavorano insieme: dalla mescolanza di idee nascono nuovi piatti in una scoppiettante maratona di cucina d'autore.
Birroforum - Festival della birra artigianale e del cibo di strada da venerdì 24 a mercoledì 29 giugno presso il Lungotevere Maresciallo Diaz a Roma.  Un villaggio in cui tutti, dai produttori ai neofiti, possono trovare momento di contatto, di conoscenza, di confronto. attraverso degustazioni, seminari, food show, eventi tecnici e non. Alle migliori birre artigianali si abbinano le più buone espressioni regionali del cibo di strada.
Festival d'estate Franciacorta sabato 25 e domenica 26 giugno in Franciacorta. Sabato alla scoperta del territorio, dei suoi vini, dei suoi prodotti e dei suoi cibi attraverso visite guidate e degustazioni ad aziende e cantine, domenica brunch e aperitivo allestito nel Palazzo Monti della Corte di Nigoline con un ricco banco di assaggio di Franciacorta.
I 5 sensi uniti per De@esi domenica 26 e lunedì 27 giugno presso Palazzona di Maggio a Ozzano nell'Emilia (BO). La manifestazione sostenuta dallo chef stellato Agostino Iacobucci ha come fine quello di raccogliere fondi per promuovere percorsi adeguati intenti a favorire l’inserimento lavorativo in cucina di ragazzi con bisogni speciali. Il ricavato dei ticket-degustazione presso gli stand e della cena di gala conclusiva verrà interamente devoluto all’Associazione di Promozione Sociale De@Esi. Ai fornelli sfogline, chef, pizzaioli e pasticcieri provenienti da tutta Italia.

Agenda Food - Aprile 2016

sabato 9 aprile 2016

Fiere, festival e feste: un mese ricco di eventi e di opportunità per assaggiare, gustare e scoprire.
Selvaggia sabato 9 e domenica 10 aprile a Castelnuovo Carfagnana (LU). La festa delle erbe spontanee, dei fiori e delle gemme. Per imparare a conoscere erbe e fiori da impiegare in cucina.
Vinitaly da domenica 10 a mercoledì 13 aprile presso VeronaFiere, La più grande manifestazione dedicata al mondo del vino compie 50 anni. Il salone internazionale dei vini e dei distillati anima anche la città con eventi enogastronomici e spettacoli: per winelover e non solo!
Florence Cocktail Week da lunedì 11 a domenica 17 aprile a Firenze. Un’intera settimana dedicata al mondo dei Cocktail, alla miscelazione classica e contemporanea e alla cultura del bere bene e consapevolmente. Un itinerario tra i migliori cocktail bar del capoluogo toscano e un contest finale al Mercato Centrale per decretare il più talentuoso bartender della città.
Tirolo tra pentole e fornelli da lunedì 11 aprile a sabato 7 maggio a Tirolo (BZ). Per una primavera tra gusto e natura: dimostrazioni dal vivo, corsi di cucina, degustazioni in suggestive ambientazioni e la festa di chiusura in Via del Castello.
Fuorisalone da martedì 12 a domenica 17 aprile a Milano. In occasione del Salone Internazionale del Mobile la città ospita migliaia di eventi - molti gratuiti - sui temi dell’arredamento e del design industriale, ma anche dedicati a automotive, tecnologia, telecomunicazioni, arte, moda e food. Per design addicted e non solo!
Romagna Wine Festival da venerdì 15 a domenica 17 aprile a Cesena. Un week-end all'insegna del gusto dedicato al vino e al cibo di qualità: quelli romagnoli si confrontano con quelli di altri territori vocati all'enograstronomia attraverso degustazioni, assaggi, conferenze, racconti di vino, show cooking, food market per le vie del centro storico.
STREEAT - European Food Truck Festival dal 15 al 17 a Langhirano (PR), dal 22 al 25 a Mantova, dal 29 aprile al 1 maggio a Udine. Il festival itinerante del buon cibo di strada: da nord a sud, gusto e tradizione dispensate da cucine mobili per golosi.
Golosaria Monferrato sabato 16 e domenica 17 nei castelli e nei paesi tra le colline di Alessandria e Asti. La decime edizione della rassegna di cultura e gusto ideata dai giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti: veri e propri itinerari di turismo enogastronomico, tra cucina tipica, produttori selezionati da ilGolosario e street food.
OFF Ottaviano Food Festival domenica 17 e lunedì 18 aprile presso il Villaggio del Gusto a Ottaviano (NA). Allestito nella vecchia piazza mercato un villaggio del gusto dove assaggiare i piatti della tradizione con i prodotti del territorio vesuviano, valorizzati da importanti nomi della ristorazione italiana. Una vera e propria festa enograstronomica.
Centomani di questa terra lunedì 18 aprile presso Antica Corte Pallavicina a Polesine Parmense (PR). La festa dei soci e degli Amici di CheftoChef aperta al pubblico: cuochi, produttori, gourmet, esperti del settore agroalimentare si confrontano sul futuro del cibo attraverso un ricco programma di approfondimenti su ristorazione, alimentazione e formazione, show cooking, il mercato delle eccellenze enogastronomiche. In questa occasione CheftoChef offre al pubblico l’opportunità di assaggiare e scoprire l’enogastronomia dell’Emilia Romagna.
LSDM lunedì 18 e martedì 19 aprile a Paestum (SA). Il congresso internazionale della cucina d'autore con focus sul mondo della bufala, sulla pasta di Gragnano, sulla Pizza Napoletana, sull'olio extravergine d’oliva. Grandi chef italiani e non solo interpretano la migliore materia prima italiana, quest'anno secondo il tema delle “contaminazioni”, presentando piatti ed idee che arricchiscono la cultura gastronomica di tutti. Tappa campana dopo Parigi e Milano e prima di New York e Roma.
Incipit da martedì 19 a giovedì 21 presso il ristorante Povero Diavolo di Torriana (RN). La cucina del ristorante si trasforma in un laboratorio di idee e scambio di esperienze tra quattro cuochi che con la guida dello chef Piergiorgio Parini esplorano il territorio, visitando artigiani d'eccellenza del cibo e selezionandoi migliori prodotti che diventano ogni sera menu diversi creati a più mani.
Fish&Chef da giovedì 21 a mercoledì 27 aprile sulle rive del lago di Garda. Serate gourmet e show cooking per sperimentare i ristoranti stellati del lago e scoprire prodotti tipici del territorio.
Fritto Misto da venerdì 22 aprile a domenica 1 maggio ad Ascoli Piceno. Il più importante evento sulla frittura. La manifestazione restituisce dignità a questo metodo di cottura attraverso cooking show w degustazioni: oltre al fritto all'italiana altre sfiziose specialità tradizionali italiane e non solo. sfiziose con cooking show, degustazioni, cene a tema. Non solo fritto all'italiana, ma anche specialità
Caseifici Aperti sabato 23 e domenica 24 aprile nelle province di Bologna, Mantova, Modena, Parma e Reggio Emilia. Un'occasione per visitare i caseific, incontrare i casari e acquistare il Parmigiano Reggiano direttamente dalle mani dei produttori.
Lambrusco a Palazzo sabato 23 e domenica 24 aprile presso l'Abbazia Polirone di San Benedetto Po (MN). La rassegna dei migliori Lambruschi d'Italia. Banchi d'assaggio, degustazioni guidate e stop per l'acquisto delle etichette presenti. 
ViniPassiti da sabato 23 a lunedì 25 aprile presso Palazzo Gonzaga a Volta Mantovana (MN). Mostra nazionale dei vini passiti e da meditazione. Assaggi dei vini provenienti da tutta Italia e non solo,  visite guidate al palazzo con rievocazione di un banchetto d'altri tempi, degustazioni alla scoperta di nuovi sapori abbinando il passito a dolci e frutta secca, formaggi e confetture.
Un mare di gusto - Palamita & friends da sabato 23 aprile a domenica 1 maggio a San Vincenzo (LI). Una festa dedicata al mare nell'arte, in cucina e nel tempo libero con laboratori per bambini e adulti, food contest e sfida tra giornalisti ai fornelli e in chiusura l'evento “Percorso di Gusto” con piatti di pesce azzurro.
Vinum dal 23 al 25 aprile, sabato 30 aprile e domenica 1 maggio 2016 ad Alba (CN). Fiera internazionale dei vini di Roero, Langhe e Monferrato. Degustazioni e  workshop per degustare e abbinare vini e prodotti di queste territorio; a completare il progarmma musica, mercato della terra e street food.
In Rua Freda a Modena nei paraggi di Via Stella, indirizzo ben noto ai gourmet di tutto il mondo, c’è un piccolo portone di legno sotto l’insegna Scuola di Cucina. Qui da qualche mese viene ospitato un ristorante temporaneo, aperto da venerdì a domenica. L’idea è del vulcanico Giuseppe Palmieri, responsabile di sala e cantina all’Osteria Francesca al fianco di Massimo Bottura. La squadra è quella di Panino, bottega di Generi Alimentari inaugurata nel dicembre 2013, a cui si è aggiunta una cuoca dal radioso sorriso. In comune tra tutti questi ambienti l'idea di selezione, qualità e servizio interpretata nella maniera  più opportuna per ciascuno.
Si comincia con Emilio. In Emilia. Di Emilia Romagna.
Una cucina di casa. Le tovaglie a quadretti. La pentola del brodo sul fuoco. Il calore ed il profumo del pranzo pronto, sembra quasi di sentire una voce premurosa che invita tutti a tavola.
Il menù è fisso, rispetta la stagionalità e richiama il legame col territorio. Questa l’offerta dello scorso Dicembre di cui ho goduto:

  • antipasti: ciccioli frolli, erbazzone, uova sode e finta salsa verde
  • primi piatti: bomba di riso reggiana (ovvero riso cotto nel brodo e mantecato con Parmigiano Reggiano 30 mesi, formato in stampo a ciambella e condito con ragù di manzo, vitello e salsiccia), tortellini modenesi in brodo di cappone, crespella ricotta e spinaci
  • bolliti: cotechino dello storico Salumificio Regnani e spalla cotta di San Secondo dell'Antica Corte Pallavicina
  • contorno: mostarda extra piccante, giardiniera
  • dolci: salame di cioccolato, panettone
Uniche note esotiche lo Champagne nella carta dei vini ed un sorprendente panettone non convenzionale di Francesco Guida (dall’Osteria Nonna Rosa di Vico Equense). Non vi nascondo di essermi emozionata nel sentire il profumo ed il gusto di quel dolce: il sapore della mela annurca in un attimo mi ha riportata a tavola con la mia calorosa famiglia napoletana in occasione delle feste passate eppure sempre nitide nella memoria.





Sul menù la mortadella emiliana che sorride ed il tricolore italiano. E lo slogan che ha accompagnato Emilio in questa avventura durata tre mesi: "come non ci fosse un domani".
In cucina - più che a vista, ben visibile all'inizio della sala - Elisa Torreggiani: una reggiana in trasferta a Modena, coraggiosa ad aver lasciato un lavoro certo e gratificante ed entusiasta della scelta fatta in nome della propria passione, attenta al piatto ed al servizio, presente e mai invadente tra i tavoli.  


Col cenone dello scorso San Silvestro Emilio ha chiuso i battenti e l’intero staff si è momentaneamente congedato.
Da qualche giorno sono noti nome, data di apertura e tema del prossimo temporary restaurant: MareMare, dal 6 Marzo, cucina italo-romagnola.
La celebrazione del fascino della Riviera col suo spirito accogliente ed ospitale, come canta Luca Carboni nell'omonimo brano.
Anche per questa edizione cucina domestica, cura e sorriso nel servizio ed ogni mese un menù di pesce diverso.
Non mi resta che sperimentare (e non solo) per potervelo raccontare.

Per informazioni e prenotazioni tel. 059 8754382.

N.d.r. Luca Carboni era il mio idolo da ragazzina: non potevo restare indifferente a questo chiaro richiamo.

MortadellaBò: chi la fa, l'affetta.

venerdì 17 ottobre 2014

La mortadella: o la ami o la odi.
Non lo posso negare: a me la mortadella piace. Per la precisione la Mortadella Bologna IGP, la cui produzione viene tutelata dall’omonimo consorzio.
Nel tempo sono stati sfatati i falsi miti che demonizzavano la mortadella come un salume di scarsa qualità. Il disciplinare di produzione segue la ricetta tradizionale e garantisce un prodotto finale con precise caratteristiche organolettiche, chimiche e fisiche. Così recita "La Mortadella Bologna IGP, di puro suino, è un insaccato cotto, dalla forma cilindrica od ovale, di colore rosa e dal profumo intenso, leggermente speziato. Per la sua preparazione vengono impiegati solo tagli nobili (carne e lardelli di elevata qualità), triturati adeguatamente al fine di ottenere una pasta fine. Il sapore è pieno e ben equilibrato grazie alla presenza di pezzetti di grasso di gola del suino che conferiscono maggiore dolcezza al salume. Una volta tagliata, la superficie si presenta vellutata e di colore rosa vivo uniforme." E solo a leggerne la descrizione mi viene l'acquolina!
Lo scorso weekend questa gustosa Rosa veniva festeggiata nella sua terra d’origine, all’ombra delle due Torri. Potevo mai mancare ad un'occasione così ghiotta?
La manifestazione MortadellaBò si è svolta dal 9 al 12 ottobre tra le piazze principali del centro di Bologna: in piazza Maggiore gli stand dei produttori del Consorzio e le tende dove si sono tenuti assaggi ed incontri, in piazza Nettuno lo street food tutto a base di Mortadella Bologna IGP, gelato incluso!
Posizionata alle spalle dell'info point una serie di pannelli raccontava la storia di questo salume dalle origini ai giorni nostri. E così ho scoperto che devo ringraziare i "Fratres Gaudentes" che nel lontano 1200 in occasione di una qualche riunione religiosa si sono messi a pestare con forza la carne di maiale ottenendo una pasta finissima ed appetitosa.

Convegni, giochi per bambini ed eventi come Twitter Awards hanno arricchito il programma ed intrattenuto gli oltre 130 mila visitatori che hanno acquistato la bellezza di 6 mila kg di mortadella.
Frisbee mortadellosi
Io non avevo altro desiderio se non quello di mangiare un panino con profumatissima mortadella affettata davanti ai miei occhi, invece la blogger che è in me si è infilata al laboratorio di cucina per preparare un risotto alla parmigiana con Mortadella Bologna IGP bio. Ecco, il mio impegno è stato riempire la saccapoche con la mousse, decorare il piatto ed assaggiare: facile, direi!
Il Risotto sposa la Mortadella
Tanti i produttori presenti ed impegnati ad offrire fette e cubetti di mortadella ai passanti ed a richiamare l'attenzione sulla qualità di questo salume che è "un capolavoro"!

La domenica di sole, qualche artista di strada e la musica in sottofondo, l'allegria che contraddistingue il capoluogo felsineo rendevano l’atmosfera ancora più festosa.

E per voi mortadellasì o mortadellano?
Qual è la prima cosa che vi viene in mente se vi dico Puglia? A me le orecchiette.  L’elenco in realtà sarebbe ben più lungo: il podio se lo contendono cibo (di prodotti e piatti da decantare ce ne sarebbero tanti!), mare e clima (intenso non solo come meteo, ma anche come atmosfera).
Quest’estate un altro mare mi ha fatto incontrare – attraverso i racconti dell’affezionata nipote - una massaia pugliese di 95 anni, Rosaria, che pur vivendo da sempre lontana dalla sua terra ne ricorda e tramanda i sapori.
Rosaria mi ha dato la ricetta al telefono. “ Carissima, è semplice: basta prendere mezzo chilo di semola rimacinata fine, un bicchiere scarso d’acqua e lavorare col palmo della mano finché l’impasto è sodo.” Una leggera risata, a sottolineare che stavo parlando con un'esperta, ha accompagnato il commento più importante al procedimento “La cosa difficile è fare le orecchiette, non la pasta!”. Effettivamente bisogna ricavare coriandoli di pasta e tirarli con la punta del coltello per imprimere quella rigatura tipica senza però romperla o bucarla. Il dischetto di pasta va rovesciato sulla punta del dito come un cappello, dandogli la tipica forma ad orecchietta; queste vanno poi lasciate asciugare e seccare.

Con l’aiuto della più giovane sorella, di 93 anni, Rosaria ha impastato e formato con cura un vassoio di orecchiette per me. Con la modestia di chi fa le cose con semplicità e naturalezza e le fa nel miglior modo possibile, mi ha salutata augurandomi che le orecchiette mi piacessero “perché non so se sono venute buone, io le ho fatte come sempre”.

Perfette, rugose.

Per condirle un sugo di pomodori datterini, il basilico dell’orto, l’olio buono di frantoio. Ed a piacere una spolverata di ricotta salata. 

Nel piatto i colori ed i profumi dell’estate che vorrei non finisse mai e che puntualmente mi offre la possibilità di viaggiare attraverso una ricetta della tradizione, un racconto di famiglia.


Settembre è il mese della ripartenza, ricco di eventi e manifestazioni. Eccone un paio della scorsa settimana che mi hanno incuriosita.
A Reggio Emilia si è svolta la terza edizione di Food Immersion, il festival di cucina creativa pensato e realizzato dall'associazione culturale La Papilla Brilla. Tema di quest'anno "Le mani in pasta": i visitatori hanno potuto partecipare ad incontri, workshop, proiezioni e perfomance per conoscere meglio il mondo della pasta e degli impasti. Il festival ruota attorno a cucina, convivialità, design e street food ed è occasione per sperimentare il cibo e le sue varie contaminazioni. Dal tardo pomeriggio di venerdì a domenica il programma ha visto alternarsi sul palco ospiti che hanno raccontato e mostrato il proprio impasto, inteso anche come approccio al cibo.

Passeggiando nei  Chiostri di San Pietro tra un evento e l'altro è stato possibile assaggiare vari mangiari di strada preparati sul momento dagli street fooder: tigelle, panini gourmet a km 0, pizze, tortelli, gelati e tanto altro. Molti sono arrivati per uno spuntino e per cenare con qualcosa di sfizioso in un clima decisamente allegro e piacevole.
Qui si potevano inoltre acquistare cose buone e fresche al food market, vini locali, libri e pubblicazioni, oggetti hand made.


E tutte le sere uno spettacolo a chiudere in bellezza la giornata. Io ho assistito a "La Parmigiana e la Rivoluzione" di Don Pasta: un mix di cucina, parole, musica e proiezioni per celebrare la cucina popolare che è per tutti ed in questa sede anche un omaggio alle rezdore ed alla loro abilità nella sfoglia.

L'ingresso al festival è gratuito. Il progetto è stato possibile anche grazie al crowdfunding ovvero al finanziamento da parte di chi partecipa. Una bella iniziativa, aperta a tutti. Una vera e propria festa.

Negli stessi giorni nella parte della provincia bresciana che si affaccia sul Lago d’Iseo si è svolto Festival Franciacorta in Cantina, offrendo a tutti la possibilità di scoprire la ricchezza del patrimonio racchiuso in questo nome: visite alle cantine, itinerari a piedi tra i vigneti, escursioni in bicicletta, assaggi di piatti e prodotti tipici.
Franciacorta è un territorio verdeggiante lungo i dolci pendii delle colline di origine morenica, un metodo di produzione detto classico, un vino – il primo prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia ad aver ottenuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita nel 1995.
Le rose in testa ad ogni filare rendono romantica e sospesa nel tempo questa terra dove tradizione e tecnologia si coniugano a perfezione: basta visitare le cantine (105 in totale) per rendersene facilmente conto.

Il mio tour è partito da Contadi Castaldi dove la terrazza è stata adibita ad una pizzeria a cielo aperto: è di questi ultimi anni la promozione del perfetto abbinamento tra pizza e bollicine, Franciacorta per l’appunto. Presente l’Associazione Verace Pizza Napoletana per un corso sabato e la degustazione domenica. Un’atmosfera allegra, le note della canzone napoletana in sottofondo, un tiepido sole a scaldare i tavoli condivisi ed è subito festa!

Da una collina all’altra per arrivare alla storica cantina Fratelli Berlucchi, una cascina del ‘300 decorata con affreschi medievali che richiamano un banchetto nuziale e dove si respira la passione di famiglia.

Ultima tappa a Cà del Bosco, la casa nel bosco della famiglia Zanella. Su questo poggio circondato da vigne tecnologia ed arte si dividono la scena: all'ingresso il Cancello Solare di Arnaldo Pomodoro, nel parco – tra le altre opere – la statua di una testa aperta verso il cielo e protesa all'infinito di Igor Mitoraj, all'interno della cantina un rinoceronte in fibra di vetro dell’artista Stefano Bombardieri appeso al soffitto a significare "il peso del tempo sospeso".

Venerdì sera una selezione di cantine e chef locali hanno animato l’iniziativa Aspettando il Festival da Dispensa Pani e Vini. Qui ho partecipato al laboratorio del gusto dedicato alla Mozzarella di Bufala Campana DOP: guidata da rappresentanti del consorzio ho viaggiato fino in Campania per scoprire origini e caratteristiche di questo prodotto che per me è comfort food, è il ricordo delle vacanze in famiglia, è ritorno alle origini.

Qualche appunto di cui ho preso nota.
Il cibo se non unisce è almeno argomento di confronto: si può mangiare differente, ma pensare uguale.
Il vino si fa in vigna.
Il segreto della cantina è ben custodito nelle bottiglie.
Il vino è pop: è un mondo aperto a tutti, pieno di fascino di cui inebriarsi.
Bere consapevolmente (e) bene è un mantra.

Olive all'ascolana ed è estate!

giovedì 21 agosto 2014

Quest'estate ho scelto di non organizzare un vero e proprio viaggio, sono venuta a scoprire senza mete e senza fretta le Marche con il desiderio di perdere la nozione del tempo e la certezza di mangiare e bere bene, ricordando le cose buone di quando bambina avevo la fortuna di trascorrere la fine dell'estate insieme ai miei cuginetti in vacanza a San Benedetto del Tronto. Un piatto tra tutti: le olive all'ascolana.
L'oliva ascolana nasce appunto nella provincia di Ascoli Piceno nel lontano 1800, molto probabilmente da un abile cuoco di una famiglia nobiliare del territorio per consumare le tante e varie carni a disposizione. Oggi come allora questo pietanza imbandisce le tavole a festa e si è diffusa in tutta la regione ed oltre i confini della stessa, spesso servita nel fritto all'italiana.
Questa specialità dal 2006 è iscritta nel registro delle denominazioni di origine protetta e dal 2007 un consorzio si occupa della sua promozione e della tutela dalle imitazioni.
Qui alle porte di Loro Piceno, su un dolce pendio dove il tempo scorre lento e leggero, una massaia di nome Mafalda mi ha insegnato a fare le olive ripiene. Questo il rito che ha il sapore di una tradizione familiare e di un momento in cui cucinare è anche raccontarsi e donare qualcosa di sè.
In poco più di un paio d'ore siamo riuscite a farcire quasi trecento olive: una quantità esagerata, ma che soddisfazione! Perché "a noi ce piace magnà", dicono i marchigiani.
Questi ingredienti e procedimento, a voi il compito di adattare le dosi in base alle vostre esigenze.
Mettete ad insaporire una cipolla, due carote ed un gambo di sedano tagliati a tocchetti in una casseruola con 125 gr di burro. 

Aggiungete la carne tagliata a pezzettoni, prima quella di manzo (500 gr di polpa) e poi quella di maiale (300 gr di polpa) e di pollo o tacchino (200 gr di petto): rosolate a fuoco vivo per qualche minuto, salate e pepate e cuocete a fuoco lento per un'ora abbondante, girando ogni tanto. La carne deve risultare cotta, ma restare succosa.

Nel frattempo - tra una chiacchiera e l'altra - denoccciolate 1,5 kg di olive verdi in salamoia, di media dimensione e carnose: procedete con un coltellino da un'estremità all'altra, formando una spirale ed avendo l'accortezza di non rompere la polpa in tanti pezzi.

Una volta intiepidita, tritate finemente la carne insieme a 100 gr di mortadella o prosciutto crudo per dare sapore ed aggiungere una spolverata di noce moscata. Aggiungete 150 gr di parmigiano grattugiato e due/tre uova intere ed amalgamate sino ad ottenere un composto morbido e sodo.    
Farcite con generosità le olive, ridando loro la forma originaria. 

Passate le olive nell'ordine nella farina, nell'uovo (cioè dieci uova sbattute in una ciotola con un pizzico di sale e la buccia di un limone grattugiata) e nel pan grattato. Disponetele su un vassoio e lasciatele rapprendere. 



Inutile dire di aver congelato manciate di olive da portare a casa e friggere al bisogno, quando il ricordo dell'estate sarà lontano e qualcosa di buono mi farà tornare in mente quanto bene sono stata nelle Marche da piccola e da grande...

Indirizzi utili in provincia di Macerata
B&B Casa Pisani, Loro Piceno - Ambiente familiare e curato immerso nel verde
Agra Mater, Colmurano - Agriturismo con cucina tradizionale e rivisitata, servita su una suggestiva terrazza
Casa Azzurra, Loro Piceno - Locanda con piscina affacciata sui Monti Sibillini
Da Lorè, Lago di Caccamo -Trattoria con cucina casalinga
La baita, Abbadia di Fiastra - Cucina tipica e carne alla griglia sotto la frescura del bosco