Quest'estate ho scelto di non organizzare un vero e proprio
viaggio, sono venuta a scoprire senza mete e senza fretta le Marche con il
desiderio di perdere la nozione del tempo e la certezza di mangiare e bere bene, ricordando le cose
buone di quando bambina avevo la fortuna di trascorrere la fine dell'estate
insieme ai miei cuginetti in vacanza a San Benedetto del Tronto. Un piatto tra
tutti: le olive all'ascolana.
L'oliva ascolana nasce appunto nella provincia di Ascoli
Piceno nel lontano 1800, molto probabilmente da un abile cuoco di una famiglia
nobiliare del territorio per consumare le tante e varie carni a disposizione.
Oggi come allora questo pietanza imbandisce le tavole a festa e si è diffusa in
tutta la regione ed oltre i confini della stessa, spesso servita nel fritto
all'italiana.
Questa specialità dal
2006 è iscritta nel registro delle denominazioni di origine protetta e dal 2007
un consorzio si occupa della sua promozione e della tutela dalle imitazioni.
Qui alle porte di
Loro Piceno, su un dolce pendio dove il tempo scorre lento e leggero, una
massaia di nome Mafalda mi ha insegnato a fare le olive ripiene. Questo il rito
che ha il sapore di una tradizione familiare e di un momento in cui cucinare è
anche raccontarsi e donare qualcosa di sè.
In poco più di un paio d'ore siamo riuscite a farcire quasi
trecento olive: una quantità esagerata, ma che soddisfazione!
Perché "a noi ce piace magnà", dicono i marchigiani.
Questi ingredienti e procedimento, a voi il compito di adattare
le dosi in base alle vostre esigenze.
Mettete ad insaporire una cipolla, due carote ed un gambo di
sedano tagliati a tocchetti in una casseruola con 125 gr di burro.
Aggiungete
la carne tagliata a pezzettoni, prima quella di manzo (500 gr di polpa) e poi quella
di maiale (300 gr di polpa) e di pollo o tacchino (200 gr di petto): rosolate a
fuoco vivo per qualche minuto, salate e pepate e cuocete a fuoco lento per un'ora
abbondante, girando ogni tanto. La carne deve risultare cotta, ma restare
succosa.
Nel frattempo - tra una chiacchiera e l'altra - denoccciolate 1,5 kg di olive verdi in salamoia, di media dimensione e carnose: procedete con un coltellino da un'estremità all'altra, formando una spirale ed avendo l'accortezza di non rompere la polpa in tanti pezzi.
Una volta intiepidita, tritate finemente la carne insieme a 100 gr di mortadella o prosciutto crudo per dare sapore ed aggiungere una spolverata di noce moscata. Aggiungete 150 gr di parmigiano grattugiato e due/tre uova intere ed amalgamate sino ad ottenere un composto morbido e sodo.
Farcite con generosità le olive, ridando loro la forma originaria.
Passate le olive nell'ordine nella farina, nell'uovo (cioè dieci uova sbattute in una ciotola con un pizzico di sale e la buccia di un limone grattugiata) e nel pan grattato. Disponetele su un vassoio e lasciatele rapprendere.
Inutile dire di aver congelato manciate di olive da portare
a casa e friggere al bisogno, quando il ricordo dell'estate sarà lontano e
qualcosa di buono mi farà tornare in mente quanto bene sono stata nelle Marche
da piccola e da grande...
Indirizzi utili in provincia di Macerata
B&B Casa Pisani, Loro Piceno - Ambiente familiare e
curato immerso nel verde
Agra Mater, Colmurano - Agriturismo con cucina tradizionale
e rivisitata, servita su una suggestiva terrazza
Casa Azzurra, Loro Piceno - Locanda con piscina affacciata
sui Monti Sibillini
Da Lorè, Lago di Caccamo -Trattoria con cucina casalinga
La baita, Abbadia di Fiastra - Cucina tipica e carne alla
griglia sotto la frescura del bosco
Molto interessante e ben documentata la sequenza della ricetta delle olive ascolane !!
RispondiEliminaTutti sappiamo cosa sono ma pochi sanno come farle , questo post ci aiuta , lo trovo molto interessante e seguirò questa ricetta. Grazie MissFoglia !!!!