Settembre è il mese della
ripartenza, ricco di eventi e manifestazioni. Eccone un paio della scorsa
settimana che mi hanno incuriosita.
A Reggio Emilia si è svolta la terza
edizione di Food Immersion, il festival di cucina creativa pensato e realizzato
dall'associazione culturale La Papilla Brilla. Tema di quest'anno "Le mani
in pasta": i visitatori hanno potuto partecipare ad incontri, workshop,
proiezioni e perfomance per conoscere meglio il mondo della pasta e degli
impasti. Il festival ruota attorno a cucina, convivialità, design e street food
ed è occasione per sperimentare il cibo e le sue varie contaminazioni. Dal
tardo pomeriggio di venerdì a domenica il programma ha visto alternarsi sul
palco ospiti che hanno raccontato e mostrato il proprio impasto, inteso anche
come approccio al cibo.
Passeggiando nei Chiostri di San Pietro tra un evento e
l'altro è stato possibile assaggiare vari mangiari di strada preparati sul
momento dagli street fooder: tigelle, panini gourmet a km 0, pizze, tortelli,
gelati e tanto altro. Molti sono arrivati per uno spuntino e per cenare con
qualcosa di sfizioso in un clima decisamente allegro e piacevole.
Qui si potevano inoltre
acquistare cose buone e fresche al food market, vini locali, libri e
pubblicazioni, oggetti hand made.
E tutte le sere uno spettacolo a
chiudere in bellezza la giornata. Io ho assistito a "La Parmigiana e la
Rivoluzione" di Don Pasta: un mix di cucina, parole, musica e proiezioni
per celebrare la cucina popolare che è per tutti ed in questa sede anche un omaggio
alle rezdore ed alla loro abilità nella sfoglia.
L'ingresso al festival è gratuito.
Il progetto è stato possibile anche grazie al crowdfunding ovvero al
finanziamento da parte di chi partecipa. Una bella iniziativa, aperta a tutti.
Una vera e propria festa.
Negli stessi giorni nella parte
della provincia bresciana che si affaccia sul Lago d’Iseo si è svolto Festival
Franciacorta in Cantina, offrendo a tutti la possibilità di scoprire la
ricchezza del patrimonio racchiuso in questo nome: visite alle cantine,
itinerari a piedi tra i vigneti, escursioni in bicicletta, assaggi di piatti e
prodotti tipici.
Franciacorta è un territorio
verdeggiante lungo i dolci pendii delle colline di origine morenica, un metodo
di produzione detto classico, un vino – il primo prodotto esclusivamente con il
metodo della rifermentazione in bottiglia ad aver ottenuto la Denominazione di
Origine Controllata e Garantita nel 1995.
Le rose in testa ad ogni filare
rendono romantica e sospesa nel tempo questa terra dove tradizione e tecnologia
si coniugano a perfezione: basta visitare le cantine (105 in totale) per
rendersene facilmente conto.
Il mio tour è partito da Contadi
Castaldi dove la terrazza è stata adibita ad una pizzeria a cielo aperto: è di
questi ultimi anni la promozione del perfetto abbinamento tra pizza e
bollicine, Franciacorta per l’appunto. Presente l’Associazione Verace Pizza Napoletana per
un corso sabato e la degustazione domenica. Un’atmosfera allegra, le note della
canzone napoletana in sottofondo, un tiepido sole a scaldare i tavoli condivisi
ed è subito festa!
Da una collina all’altra per
arrivare alla storica cantina Fratelli Berlucchi, una cascina del ‘300 decorata
con affreschi medievali che richiamano un banchetto nuziale e dove si respira
la passione di famiglia.
Ultima tappa a Cà del Bosco, la
casa nel bosco della famiglia Zanella. Su questo poggio circondato da vigne
tecnologia ed arte si dividono la scena: all'ingresso il Cancello Solare di
Arnaldo Pomodoro, nel parco – tra le altre opere – la statua di una testa
aperta verso il cielo e protesa all'infinito di Igor Mitoraj, all'interno della
cantina un rinoceronte in fibra di vetro dell’artista Stefano Bombardieri appeso al soffitto a significare "il peso del tempo sospeso".
Venerdì sera una selezione di
cantine e chef locali hanno animato l’iniziativa Aspettando il Festival da
Dispensa Pani e Vini. Qui ho partecipato al laboratorio del gusto dedicato alla
Mozzarella di Bufala Campana DOP: guidata da rappresentanti del consorzio ho
viaggiato fino in Campania per scoprire origini e caratteristiche di questo
prodotto che per me è comfort food, è il ricordo delle vacanze in famiglia, è ritorno alle origini.
Qualche appunto di cui ho preso
nota.
Il cibo se non unisce è almeno
argomento di confronto: si può mangiare differente, ma pensare uguale.
Il vino si fa in vigna.
Il segreto della cantina è ben
custodito nelle bottiglie.
Il vino è pop: è un mondo aperto a tutti, pieno di fascino di cui inebriarsi.
Bere consapevolmente (e) bene è un mantra.
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