Completamente immersa ed inebriata: da Food Immersion a Festival Franciacorta.

giovedì 25 settembre 2014

Settembre è il mese della ripartenza, ricco di eventi e manifestazioni. Eccone un paio della scorsa settimana che mi hanno incuriosita.
A Reggio Emilia si è svolta la terza edizione di Food Immersion, il festival di cucina creativa pensato e realizzato dall'associazione culturale La Papilla Brilla. Tema di quest'anno "Le mani in pasta": i visitatori hanno potuto partecipare ad incontri, workshop, proiezioni e perfomance per conoscere meglio il mondo della pasta e degli impasti. Il festival ruota attorno a cucina, convivialità, design e street food ed è occasione per sperimentare il cibo e le sue varie contaminazioni. Dal tardo pomeriggio di venerdì a domenica il programma ha visto alternarsi sul palco ospiti che hanno raccontato e mostrato il proprio impasto, inteso anche come approccio al cibo.

Passeggiando nei  Chiostri di San Pietro tra un evento e l'altro è stato possibile assaggiare vari mangiari di strada preparati sul momento dagli street fooder: tigelle, panini gourmet a km 0, pizze, tortelli, gelati e tanto altro. Molti sono arrivati per uno spuntino e per cenare con qualcosa di sfizioso in un clima decisamente allegro e piacevole.
Qui si potevano inoltre acquistare cose buone e fresche al food market, vini locali, libri e pubblicazioni, oggetti hand made.


E tutte le sere uno spettacolo a chiudere in bellezza la giornata. Io ho assistito a "La Parmigiana e la Rivoluzione" di Don Pasta: un mix di cucina, parole, musica e proiezioni per celebrare la cucina popolare che è per tutti ed in questa sede anche un omaggio alle rezdore ed alla loro abilità nella sfoglia.

L'ingresso al festival è gratuito. Il progetto è stato possibile anche grazie al crowdfunding ovvero al finanziamento da parte di chi partecipa. Una bella iniziativa, aperta a tutti. Una vera e propria festa.

Negli stessi giorni nella parte della provincia bresciana che si affaccia sul Lago d’Iseo si è svolto Festival Franciacorta in Cantina, offrendo a tutti la possibilità di scoprire la ricchezza del patrimonio racchiuso in questo nome: visite alle cantine, itinerari a piedi tra i vigneti, escursioni in bicicletta, assaggi di piatti e prodotti tipici.
Franciacorta è un territorio verdeggiante lungo i dolci pendii delle colline di origine morenica, un metodo di produzione detto classico, un vino – il primo prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia ad aver ottenuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita nel 1995.
Le rose in testa ad ogni filare rendono romantica e sospesa nel tempo questa terra dove tradizione e tecnologia si coniugano a perfezione: basta visitare le cantine (105 in totale) per rendersene facilmente conto.

Il mio tour è partito da Contadi Castaldi dove la terrazza è stata adibita ad una pizzeria a cielo aperto: è di questi ultimi anni la promozione del perfetto abbinamento tra pizza e bollicine, Franciacorta per l’appunto. Presente l’Associazione Verace Pizza Napoletana per un corso sabato e la degustazione domenica. Un’atmosfera allegra, le note della canzone napoletana in sottofondo, un tiepido sole a scaldare i tavoli condivisi ed è subito festa!

Da una collina all’altra per arrivare alla storica cantina Fratelli Berlucchi, una cascina del ‘300 decorata con affreschi medievali che richiamano un banchetto nuziale e dove si respira la passione di famiglia.

Ultima tappa a Cà del Bosco, la casa nel bosco della famiglia Zanella. Su questo poggio circondato da vigne tecnologia ed arte si dividono la scena: all'ingresso il Cancello Solare di Arnaldo Pomodoro, nel parco – tra le altre opere – la statua di una testa aperta verso il cielo e protesa all'infinito di Igor Mitoraj, all'interno della cantina un rinoceronte in fibra di vetro dell’artista Stefano Bombardieri appeso al soffitto a significare "il peso del tempo sospeso".

Venerdì sera una selezione di cantine e chef locali hanno animato l’iniziativa Aspettando il Festival da Dispensa Pani e Vini. Qui ho partecipato al laboratorio del gusto dedicato alla Mozzarella di Bufala Campana DOP: guidata da rappresentanti del consorzio ho viaggiato fino in Campania per scoprire origini e caratteristiche di questo prodotto che per me è comfort food, è il ricordo delle vacanze in famiglia, è ritorno alle origini.

Qualche appunto di cui ho preso nota.
Il cibo se non unisce è almeno argomento di confronto: si può mangiare differente, ma pensare uguale.
Il vino si fa in vigna.
Il segreto della cantina è ben custodito nelle bottiglie.
Il vino è pop: è un mondo aperto a tutti, pieno di fascino di cui inebriarsi.
Bere consapevolmente (e) bene è un mantra.

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