Chef in Scena: Alessandro Borghese al Casinò di Sanremo, rien ne va plus!

lunedì 20 luglio 2015

Nel mio immaginario a Sanremo si va per il festival della canzone italiana o per giocare d'azzardo. In questo mese di luglio la località ligure è anche meta di appassionati gourmet che vogliono vedere dal vivo e ai fornelli gli chef più televisivi del momento: Alessandro Borghese, Antonino Canavacciuolo e Carlo Cracco rispettivamente sabato 4, venerdì 17 e venerdì 31 luglio.
Se la sfida alla fortuna non garantisce la vittoria al tavolo da gioco, il cooking show e la cena di questi chef riservano belle sorprese.

Il Roof Garden del Casinò diventa il palco dove questi grandi chef si esibiscono per un pubblico di giocatori e non: gli eventi sono infatti su invito e solo per pochi posti aperti al pubblico (a pagamento e su prenotazione).

Ad aprire la kermesse Alessandro Borghese. Come vogliamo definirlo? Bello, bravo e simpatico. In rigoroso ordine alfabetico, casualmente!
Tra i primi cuochi ad avvicinare il grande pubblico all'alta cucina attraverso il piccolo schermo e tuttora uno dei volti più presenti nelle cucine televisive, privilegia le materie prime di qualità e le tecniche giuste per piatti semplici ma pieni di sapore.
Nello show cooking del pomeriggio, sotto un solleone che si è fatto sentire insistentemente, il giovane e frizzante chef ci ha mostrato e insegnato due piatti che sanno d'estate. Come primo piatto "Ricordo d'estate" ovvero una pasta "sciué sciué" - fusilloni di Gragnano per l'occasione - condita con aglio, acciughe, peperoncino, pane bruschettato profumato alle erbe, limone e olio extra vergine d'oliva che a me fa pensare alla cucina campana (sarà perchè figlio - oltre che della famosa Barbara Bouchet - di un imprenditore napoletano, appunto). E qui il tocco in più è qualche gambero di Sanremo. Come secondo piatto un trancio di pesce - spigola in questo caso - spadellato con crema all'aglio nero, germogli misti per dare freschezza e polvere di cucunci per dare sapidità al posto del sale. E da domani questo ingrediente non potrà mancare in dispensa!

Il pubblico, soprattutto femminile - manco a dirlo! - e di ristoratori della zona a caccia di spunti, ha potuto fare domande per meglio riprodurre a casa la ricetta dello chef e per carpire qualche piccolo trucco di cui fare tesoro per una cucina di alto livello. Disponibile e allegro - e con la fronte fasciata da un canovaccio per asciugarne l'inevitabile sudore data la calura - lo chef è passato dai
fornelli alla sala e ha girato tra i tavoli proprio per rispondere a domande e curiosità.
In estrema sintesi "il lusso della semplicità" - nome della sua azienda di ristorazione - significa proprio cose semplici fatte bene. Ecco infatti che i tre piatti preferiti dello chef sono spaghetti al pomodoro con tanto parmigiano e basilico abbinato ad un pezzo di Vasco Rossi, pollo arrosto con le patate in compagnia dei Led Zeppelin e gelato con un salto negli anni ottanta e Rio dei Duran Duran. Non potevamo non parlare di musica a pochi giorni dall'inizio del suo nuovo programma intitolato proprio Alessandro Borghese Kitchen Sound (in onda dal 20 luglio su Sky) ripreso all'Enterprise Hotel di Milano, di giorno set televisivo e di sera temporary restaurant. Perchè la musica come il cibo è evocativa, stimola ricordi e sensazioni, ispira la creatività. Mentre scorre la colonna sonora rock di questo show (cooking).
Per la cena è entrata in cucina l'intera brigata presentando in sala un menù con omaggi ai prodotti del territorio. Per cominciare un aperitivo a base di bollicine e chupito di caprese tiepida con mousse al basilico. Per antipasto tartare di scottona con salsa di rucola, aceto di lamponi, olive taggiasche e cipolla caramellata. A seguire paccheri con pesto ligure, croccnte di pane al profumo di colatura di alici e pomodorini infornati - o come va di moda dire confit - e pancia di vitella cotta a bassa temperatura marinata nella birra con contorno di scarola, uvetta e pinoli. Per finire in dolcezza piccolo profiterol con crema alla liquirizia e glassa al cioccolato bianco e Moscato d'Asti.



Per tutta la serata un piacevole - con qualche nota troppo alta, però - accompagnamento musicale.
E prima che cali il sipario salgono sul palco lo chef e il suo staff per un meritato applauso e qualche foto di rito. Perchè Alessandro Borghese è bello, bravo e simpatico! Ve l'ho già detto?







1 commento: