Mangiare pizza bevendo birra è stato uno dei traguardi della
maggiore età, come prendere la patente o andare a ballare il sabato sera
anziché la domenica pomeriggio.
Ed è un'abitudine che ho consolidato nel tempo
sperimentando nuovi abbinamenti.
Sembra un accoppiamento banale invece ha il suo perché. E
ben ce lo illustra AssoBirra a partire dagli ingredienti comuni come acqua, cereali e lievito (più il
luppolo nella birra), ma anche dalla capacità della birra di esaltare profumi e
sapori della pizza. Prova ne è che secondo il sondaggio condotto da Doxa per
l'occasione, realizzato su un campione di 1000 persone rappresentativo della
popolazione adulta, un terzo degli italiani (36%) alla pizza accosta la birra.
Non solo quando mangia fuori, ma anche in casa. Perché il consumo (e spesso la
preparazione) tra le mura domestiche della pizza è in crescita (58%): causa ne
è certamente la crisi, ma anche il piacere della tavola e della convivialità.
Chi di voi non ha salvato una cena o improvvisato una serata con amici
semplicemente ordinando pizze a domicilio e stappando una birra fresca?
Per la metà degli intervistati l'abbinamento pizza e birra è
imbattibile. E per la maggior parte delle donne, soprattutto under 35, la pizza
crea l'occasione di consumo ideale della birra, sdoganando così la connotazione più maschile.
La preferenza generale è per la pizza Margherita con la
birra alla spina chiara. Io prediligo pizza farcita con pomodorini e mozzarella
di bufala nel piatto e birra rossa (tecnicamente Irish Ale) nel bicchiere: la
prima semplice e gustosa al tempo stesso, la seconda piacevolmente amarognola. Ma
questo è solo uno dei tanti possibili matrimoni d'amore tra pizza e birra: Marco
Bolasco, gastronomo esperto di birra, trova più corretto parlare di pizze
&birre, per dare espressione ai vari abbinamenti tra stili e tipi di birre
e pizze la cui cultura in questi ultimi anni si è affermata per la prima e
rinnovata per la seconda.
Fin qui tutto bene. Se non fosse che si sono fatti strada falsi
miti a discapito di questo binomio perfetto.
La pizza è poco digeribile. La birra gonfia. Entrambe sono
ipercaloriche e fanno ingrassare.
Ed ecco il contributo degli esperti interpellati da AssoBirra per sfatare questi luoghi comuni.
Pino Arletto, maestro pizzaiolo, ci svela i segreti della
pizza perfetta: lievitazione lunga, impasto elastico, condimenti equilibrati non umidi, cottura al punto giusto.
Marco Bolasco ci spiega che "se versata correttamente, cioè
con una schiuma compatta ed alta almeno due dita, la birra è più buona e non
gonfia perché in questo modo c'è meno anidride carbonica e la giusta quantità
di bollicine".
Certo pizza e birra non sono alimenti dimagranti, ma possono
essere considerate un ottimo piatto unico. Basta scegliere ingredienti semplici
e naturali e non esagerare, come suggerisce Nicola Sorrentino medico
specialista in scienze dell'alimentazione.
La birra è una bevanda a basso tenore alcolico, ma è bene
ricordare di bere con moderazione e responsabilmente.
Parlarne mi ha fatto venire voglia di infornare la pizza e
di mettere in fresco la birra.
Perché il risultato fosse buono e sapesse di casa ho chiesto
il contributo di mia madre: il criscito, un composto di acqua e farina in parte
uguali lasciato fermentare e successivamente rigenerato (non mi addentro nella
tecnica perché questa è ad appannaggio di mia madre che se la ricorda da quando
era bambina e si usava conservare il criscito per anni e distribuirlo tra
famiglie). Va tenuto in frigorifero e fatto riprendere lasciandolo a
temperatura ambiente per qualche ora prima dell'utilizzo.
Ingredienti
450 gr di farina 00
200-220 ml di acqua
150 gr di criscito
10 gr di sale fino
olio evo q.b.
Pomodori pelati (Pizzuttello in questo caso)
Mozzarella di bufala
Basilico
Acciughe sotto'olio
Olive nere (taggiasche o di Gaeta)
Origano
L'impasto va fatto al mattino per cuocere la pizza la sera così
da avere una lunga lievitazione ed un prodotto più digeribile.
Sciogliete il sale in metà acqua leggermente tiepida.
Iniziate ad impastare una parte di farina con questa e procedete con le
restanti farine ed acqua. Aggiungete il criscito ed impastate fino ad ottenere
una palla elastica e morbida da sistemare poi in una ciotola unta d'olio, incidete
la superficie facendo una croce, coprite con un tovagliolo e lasciate lievitare al
riparo da correnti.
Un'ora prima del consumo, stendete la pasta su una o due teglie
(dipende dalle dimensioni) da forno
ricoperte di specifica carta e fate riposare mezz'ora. Nel frattempo insaporite
i pelati, in parte schiacciati con una forchetta, con un pizzico di sale ed un filo
d'olio. A piacimento origano. Farcite e la pizza ed infornate in forno caldo a 225°-250°. Nell'attesa preparate i condimenti: tagliate e lasciate sgocciolare la
mozzarella, togliete le acciughe dall'olio, denocciolate le olive. Passato il
tempo - la pizza dovrà risultare dorata- sfornare la teglia e farcire con
gli ingredienti a piacimento, più o meno riccamente. Infornare nuovamente per
altri 10-15 minuti. Sfornare e aggiungere un pò di basilico profumato.
Prestate attenzione alle temperature ed ai tempi di cottura: molto dipende dal forno e dallo spessore della pizza.
E così sostengo l'iniziativa Pizza&Birra promossa da
AssoBirra.
Nessun commento:
Posta un commento