Curvy&happy!

mercoledì 30 luglio 2014

Sono stata messa a dieta ancor prima di essere svezzata: crescevo troppo perché mangiavo troppo. Durante l’allattamento ho prosciugato mia madre, effettivamente. Della mia infanzia ricordo la merenda a base di frutta per me – una mela – e di pane casereccio olio buono e zucchero per mio fratello, io paffutella e lui mingherlino. Per me il peso è sempre stato un problema, salire sulla bilancia il peggior incubo e prova ne è che non ne ho posseduta una fino a qualche anno fa. Il regalo più sgradito che abbia mai ricevuto è stato un abbonamento alla palestra. Inutile dire che non l’ho mai usato. E che la persona che me l’ha donato non fa più parte della mia vita.
Della scorsa settimana una notizia che segna una svolta di costume, che significa molto per me: per la prima volta è stata scelta come venere del prossimo calendario cult Pirelli una modella americana delle cosiddette taglie forti che non risponde affatto ai canoni di bellezza femminile a cui ci hanno abituati sfilate, riviste e tv. Candice Huffine, 29 anni, è alta 180 cm, pesa 90 kg. e vanta misure decisamente abbondanti (96 - 83 - 108). La sua forma così morbida e sensuale mi ha colpita, in quella figura giunonica sempre sorridente mi sono riconosciuta. Anche se io posso contare qualche chilo in meno e qualche centimetro in più qua e là. Pare che dietro ci sia una manovra di marketing: è risaputo che la società – soprattutto americana, ma anche quella europea – è sempre più sovrappeso per cui è necessario legittimarne l’immagine over-size per promuovere l’industria delle taglie comode.
Io preferisco pensare – o forse illudermi – che il modello della magrezza a tutti costi sia superato, che qualcosa stia cambiando e che finalmente ci sia posto anche per una bellezza fatta di rotondità mostrate con orgoglio.

Mi sono sempre vergognata della mia imperfezione fisica, mi sono sempre sentita inadeguata. Ho cercato di farmi bastare che ‘altezza è mezza bellezza’ e di giustificare il peso con la costituzione robusta, ma non è servito. A scuola venivo messa in fondo all’aula e scartata nei giochi a squadre dove c'era da correre per vincere; nelle foto di gruppo mi nascondevo dietro a tutte le altre, quelle minute e magre. Quelle fortunate, a mio dire. Allora ho lasciato emergere il carattere, con cui ho cercato di coprire i chili di troppo.
Ho passato una vita a sentirmi brutta e grassa. E grasso non è bello. Perché essere grassa ti fa sentire oggettivamente brutta: poco importa se sei proporzionata, se hai dei bei lineamenti, se i tuoi capelli sono lucidi, se sei capace di sorridere con gli occhi. Sei grassa. Ero grassa. Forse a detta di qualcuno lo sono ancora. Io però non mi sento più tale. 
Ho finalmente fatto pace coi miei chili in più. Ho accettato che la diversità non è sinonimo di difetto. Ho comprato una bilancia, mi peso spesso e volentieri. Ho imparato che certi alimenti mi fanno male (lattosio e lieviti purtroppo; proprio a me che vivrei di pane e formaggio, diventato ormai il mio sgarro preferito). Ho cominciato a guardarmi allo specchio ed a vedere che oltre alle gambe - con un filo di cellulite - c’è di più e non è poi così male. Ho iniziato a volermi bene.
Da qualche mese entro nelle taglie definite normali - ma chi e cosa stabilisce la normalità? Vado a fare shopping e non mi sento più come la Pretty Woman che viene cacciata a suon di ‘qui non abbiamo nulla per lei’. Anzi, le commesse provano ad infilarmi di tutto notando in me la soddisfazione di chi si può permettere capi d’abbigliamento che ho sempre invidiato addosso al resto dell’universo femminile.
I miei complimenti a Candice perché ben rappresenta la categoria ed il mio ringraziamento a magazine e media che danno e - spero - daranno sempre più spazio e dignità anche a noi, a me.
In questa estate che stenta a decollare io al mare non sono ancora andata, ma la prova costume l’ho già superata!

Immagine da siti web

2 commenti:

  1. Come ti capisco! In bocca al lupo per tutto... e w noi, che in barba alla bilancia portiamo avanti il progetto di un blog che parla di food ;)
    F*

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    1. Grazie: lunga vita al lupo ed al mio blog! Mangiare, condividere, stare bene nei mie panni: ecco il mio progetto.

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