Ho fatto Festa a Vico!

giovedì 10 luglio 2014

Tra tutti gli eventi di cui ho letto Festa a Vico è quello che più mi ha allettata. A giugno dello scorso anno, quando non vedevo altro che articoli e post sull'edizione 2013, mi sono detta che prima o poi ci sarei andata. Già solo l’incantevole cornice merita il viaggio: Vico Equense, appunto, e la penisola sorrentina la cui bellezza è famosa in tutto il mondo e che per me è sempre stata meta di banchetti nuziali della mia grossa e grassa famiglia napoletana!


Sulla scia del contagioso entusiasmo di chi stava organizzando e si preparava alla festa di quest’anno ho deciso di non aspettare e di esserne spettatrice golosa.
Deus ex machina di questa kermesse, arrivata all'undicesima edizione, è lo chef Gennaro Esposito che riesce a riunire nella sua terra i nomi più importanti del panorama italiano per celebrare l’alta cucina e fare del bene: il ricavato dalla vendita dei biglietti per la partecipazione alle serate enogastronomiche viene infatti devoluto in beneficenza.
Tema dell'edizione 2014, in programma dall'8 all'11 giugno, è stato "i Maestri": a coloro che hanno contribuito all'esordio o segnato con la propria figura (professionale e non) il percorso degli chef protagonisti della manifestazione si sono ispirati i piatti presentati nelle varie serate.
L'evento di domenica sera è stato dedicato alle "Promesse" ovvero ai giovani talenti della ristorazione italiana che hanno animato le vie del centro di Vico preparando all'interno dei negozi o nei cortili dei palazzi i loro piatti e proponendoli al fiume di persone riversatosi nel cuore della cittadina. In linea con lo spirito della festa le modalità della serata: degustazione aperta a tutti (un carnet per 4 assaggi – tra piatti e vino - ed una bottiglietta d'acqua a 15 euro e per beneficenza alle ONLUS – ONLUS Noi con Voi per le MICI e Associazione Sostenitori Ospedale Santobono ONLUS - sostenute da Festa a Vico).
Tra le strade si respirava aria di festa, di festa paesana. Si sentiva profumo d'estate. E l'allegria era evidente: dei negozianti, degli chef arrivati da tutta Italia, della folla!


Tolto il traffico e la fila ad alcuni stand nulla da eccepire all'organizzazione. Mi faccio invece il rimprovero di avere percorso più volte le strade curiosa più che affamata e di aver deciso cosa assaggiare troppo tardi, quando ormai alcuni piatti erano esauriti. Per la prossima edizione suggerirei una mappa con indicazione di ‘chi fa cosa dove’ così da riuscire a mangiare tutto quello che mi pregusto durante la lettura del programma!  Non sono comunque rimasta a bocca asciutta, affatto!
In ordine sparso ho gustato il Foie gras vestito d'oriente in vacanza ai tropici di Alba Esteve Ruiz, giovanissima e dal sorriso dolcissimo, il Cono al cioccolato e pepe cubebe, finto gelato al foie gras, albicocche caramellate al marsala ed amaretti di Corrado Parisi, un'inaspettata esplosione di gusto, gli Agnolotti con farina di piselli germinati, mazzancolle e guanciale di Daniele Usai, che mi ha porto l'ultima porzione disponibile di questo gradevolissimo piatto, l'Anguilla affumicata di Cabras, rafano e piselli di Mauricio Zillo che l'ha simpaticamente ribattezzata o' capitone in onore della cultura gastronomica campana, la Tagliatella di seppie con insalatina di germogli estivi di Salvatore La Ragione, allievo dello chef Esposito ed a capo della brigata del Mammà di Capri. Ed un paio di bicchieri di Furore di Marisa Cuomo ad accompagnare questa esperienza alla scoperta di nuovi sapori.


Lunedì è stata la volta della cena di beneficenza presso il ristorante O' Saracino, cucinata a più mani da chef stellati invitati dallo chef di casa a Marina di Seiano per una serata speciale. Gustare un menù firmato da alcuni tra i migliori chef italiani è un evento imperdibile, soprattutto se l'intero incasso viene devoluto a sostegno di progetti per gli ospedali pediatrici di Napoli: i (150) posti disponibili sono andati esauriti settimane prima della cena. Ed ecco sfilare in sala Andrea Berton, Antonino Cannavacciuolo, Moreno Cedroni, Pino Cuttaia, Antonio Guida, Valeria Piccini, Fabio Pisani, Salvatore Tassa, Davide Oldani, Mauro Uliassi ed altri ancora.
Martedì è stata la Serata delle Stelle. Nonostante un improvviso e fragoroso temporale al complesso turistico Bikini è stato allestito un ristorante a cielo aperto. Lungo l’elenco degli chef impegnati a preparare un piatto che racchiudesse in sé tradizione e modernità, rappresentando le origini e l’evoluzione al tempo stesso del proprio percorso .
Con un’offerta minima di 100 euro alle ONLUS era possibile accedere alla splendida location ed assaggiare tutto quello che gli chef avevano preparato. Cosa tuttavia materialmente impossibile!
L’affollamento alle postazioni da un lato e la curiosità di vedere da vicino tutti quelle celebrità mi hanno fatto gironzolare su e giù per le terrazze nella roccia a godermi lo spettacolo.


Qualche assaggio sono riuscita a farlo: il Risotto pane burro e alici di Francesco Apreda, la Zeppola di cavolfiore burro e alici di Giuseppe Guida, Il porco di Rosanna Marziale, la Foglia di grano, tonno ed erbe di Roy Caceres, l’Omaggio all’amico Frank Rizzuti: antipasto tra terra e cielo di Vitantonio Lombardi (allo chef scomparso recentemente è stato dedicato un applauso in segno di grande affetto e stima da parte di tutti i colleghi ed amici), l’Omaggio a Gualtiero Marchesi: tagliolini freddi di storione e caviale di Vittorio Fusari. Dire che era tutto buono è forse troppo semplicistico, ma è sicuramente vero.


Unico appunto la confusione generata non tanto dal gran numero di persone (quello contribuisce a creare un’atmosfera gioviale), ma da piatti e posate lasciate ovunque.
Sulla spiaggia, circondati da un panorama mozzafiato, i forni per i pizzaioli d’eccellenza – tra cui Franco Pepe, Ciro Salvo, Salvatore Salvo, Gino Sorbillo - che si sono alternati a sfornare pizze tutta la sera.
Respirata profondamente l’aria di mare e di festa lascio il Bikini con la piacevole sensazione di aver fatto proprio bene a ‘scendere’ - come siamo soliti dire noi del Sud che abitiamo al Nord - per questa occasione: l’emozione per questa esperienza tra i più noti chef ed i veri addetti ai lavori è grande. Sono davvero tutti qui per stare insieme, cucinare, mangiare, fotografare, raccontare e ridere. Per di più a fin di bene. E lo fanno per davvero: li ho visti coi miei occhi!
A chiudere la manifestazione la serata di mercoledì a Marina di Seiano dedicata allo street food – immancabile quindi la pizza - ed ai dolci, allietata dal concerto del maestro Stefano Bollani (donazione minima di 50 euro per lo street food ed il buffet di dolci allestito presso lo stabilimento Axidie e di 150 euro per nutrire anche l’anima ed assistere al concerto).
Tanti i nomi illustri di pizzaioli e pasticcieri.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato – a chi ha organizzato, a chi ha cucinato, a chi ha mangiato – è stato possibile raccogliere, direttamente dalla mani delle associazioni amiche di Festa a Vico,  110 mila euro per gli ospedali pediatrici di Napoli.
Il tempo è sempre tiranno: lascio la costiera mercoledì mattina, dopo un bagno di sole ed in mare a Marina di Seiano.


Qui è in corso l’allestimento del suggestivo scenario che a distanza di poche ore avrebbe accolto la serata di chiusura. Alcuni uomini stanno montando le luminarie: di lì a poco sarebbe stato Sant’Antonio, una giornata di celebrazioni per la piccola chiesetta affacciata sul mare. Riesco ad entrare ed il profumo di gigli è inebriante. E sarebbe stato anche il mio onomastico, che nella zona si usa festeggiare più del compleanno.


Prendo coscienza che è la prima volta che viaggio da sola per piacere e mi dico che non è poi così male: che sia l’inizio di una lunga serie di trasferte all'insegna della mia passione per cibo e cucina? Sicuramente l’anno prossimo tornerò a Vico a fare Festa, ancora più attratta dal tema che sarà “Quanto Sud Sei”! E con questo pensiero a farmi compagnia sono pronta a mettermi in viaggio...

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